Per la categoria del commercio e per la città di Pordenone è stato un simbolo, una bandiera. Cav. Augusto Marini classe 1908, alto magrissimo, capelli bianchi, portamento severo; era stato per trent’anni presidente provinciale Fit Tabaccai e del Sindacato Edicolanti della destra tagliamento assolvendo in maniera eccelsa e con rigoroso impegno il compito di portare ai massimi livelli di efficienza le categorie commercianti del territorio.

Tutto comincia con il bis nonno Aleandro Marini, lasciato il ruolo in G.d.F. intraprende la via del commercio. È il primo settembre 1913 quando l’ispettorato compartimentale di Udine rilascia la licenza per la vendita di generi di monopolio e commercio n° 10 a Pordenone, il negozio era allora un punto di riferimento il Largo S. Giovanni chiamato anche Largo Don Bosco per la presenza vicina del collegio dei Salesiani.

Dopo la scomparsa di Aleandro Marini la rivendita viene gestita dalla moglie Dosolina e nel 1934, XII anno dell’era fascista, la licenza viene assegnata ad Augusto Marini di anni 25. Molto rigidi erano allora i doveri imposti dalla direzione generale del Ministero dei Monopoli e delle Finanze, ad esempio quello di tenere sempre aperto il negozio anche nei giorni festivi, sette giorni su sette con levate alle cinque del mattino per la distribuzione e la vendita della carta stampata.

Ad incidere con forza sullo sviluppo dell’impresa commerciale è tutta la famiglia, la moglie Bruna Sacilotto con i cinque figli Eleonora, Antonietta, Ines, Maria e l’unico figlio maschio Aleandro jr. braccio destro e figura essenziale del negozio dove dall’ età di dieci anni collabora e impara ad arte il mestiere di tabaccaio. Gli sono estremamente grato “ così ricorda Aleandro, perché mi ha trasmesso l’arte e la cultura del lavoro di commerciante.

Crescendo e trascorrendo quasi tutta la giornata in negozio il figlio Aleandro raggiunta l’età e l’esperienza adeguata guida e gestisce l’azienda per lunghi trent’anni insieme alla moglie Anna continuando il duro lavoro fino ai primi anni duemila dove la storica palazzina di famiglia viene demolita e ristrutturata. Aleandro e Anna seguono e progettano minuziosamente i lavori di rinnovo locali in un periodo storico di evoluzione e sviluppo socio culturale dove le tabaccherie hanno preso la grande via dell’informatizzazione con giochi, lotterie e servi al cittadino. Tuttavia, malgrado la grande espansione della tecnologia e informatizzazione delle rivendite,

la Tabaccheria Marini presenta sempre un gusto classico e raffinato con ampie vetrine esterne che evidenziano il piacere di presentare alla vendita gli accessori per gli amanti del fumo lento e pelletteria; l’articolo da regalo insieme alle migliori selezioni di tabacchi da pipa e sigari di ogni provenienza e formato rappresentano il prestigio del locale. Dal 2013 il testimone passa nelle mani del figlio Stefano affiancato dalla moglie Patrizia impegnati come lo è stato per i loro genitori nel compito di procedere la tradizione di rigorosa e impeccabile professionalità come lo è stato dal nonno alla terza generazione..